Parte la fase cruciale e conclusiva per la messa in sicurezza idraulica di Porta Borsari, sostenuta dalla Regione con 2,1 milioni di euro di fondi VAIA e realizzata da Acque Veronesi con il Comune.
E’ il tassello finale dei lavori iniziati qualche mese fa per realizzare il nuovo sfioratore in Adige e contrastare gli allagamenti che si formano nell’avvallamento di Porta Borsari.
Dopo la prima fase di cantiere che ha portato a risagomare il nodo idraulico esistente, parte ora la realizzazione vera e propria del nuovo sfioratore in Adige in Riva San Lorenzo.
Il cantiere interesserà anche il primo tratto di lungadige Panvinio, con modifiche alla viabilità che tuttavia garantiranno sempre la circolazione sulle arterie principali, l’ingresso in Ztl per gli autorizzati e, soprattutto, nessuna variazione al trasporto pubblico locale.
Per necessità di cantiere sarà temporaneamente rimosso il monumento all’Arte della Lana, nella piazzetta all’angolo tra lungadige Panvinio e via San Michele alla Porta, che per l’occasione sarà restaurato da Acque Veronesi e riposizionato al termine dei lavori nella piazzetta che sarà a sua volta riqualificata.
Saranno suddivisi in fasi studiate per evitare al massimo i disagi viabilistici, lungadige Panvinio e Riva San Lorenzo infatti non saranno chiuse contemporaneamente se non una decina di giorni nel mese di marzo.
Ad ogni nuovo step saranno fornite ai cittadini tutte le informazioni necessarie per organizzare al meglio i propri spostamenti.
Sul posto sarà sempre presente la Polizia locale per dare il supporto necessario.
Intervento
Prevede la posa di una grande condotta del diametro di 1,2 metri che convoglierà direttamente in Adige le acque meteoriche provenienti da corso Cavour, via Diaz, via Cantore, via Oberdan e corso Portoni Borsari.
In circa sei mesi Porta Borsari sarà dotata di un’importante opera per contenere sensibilmente gli effetti pericolosi dei cambiamenti climatici che producono, con sempre maggiore frequenza, piogge intense.
Durante i lavori di via Diaz, Acque Veronesi effettuerà inoltre il risanamento di un tratto del collettore fognario tra via Riva San Lorenzo e Lungadige Panvinio.
La tubazione, ormai giunta al termine della sua vita utile, necessitava di un rifacimento e, per arrecare il minor disagio possibile ai cittadini, si è deciso di effettuare l’intervento in concomitanza al cantiere di Porta Borsari.
Verrà usata una tecnologia innovativa a sifone, che permetterà una lavorazione sotterranea senza lo scavo a cielo aperto.
Le fasi
Lungadige Panvinio e Riva San Lorenzo non saranno chiuse contemporaneamente se non una decina di giorni nel mese di marzo.
- Dall’1 al 15 gennaio sarà ultimato l’attuale cantiere in lungadige Riva San Lorenzo;
- dal 15 al 31 gennaio ci saranno i lavori di risanamento della condotta fognaria in vicolo Riva San Lorenzo;
- entro il 31 gennaio saranno realizzati anche i lavori di rimozione del monumento in prossimità di Lungadige Panvinio propedeutici alla realizzazione del pozzettone;
- a partire dal 1° febbraio inizieranno in contemporanea i lavori di realizzazione del pozzettone di spinta per la posa della condotta in via Diaz (angolo via Diaz-lungadige Panvinio) e i lavori di realizzazione del pozzetto per la posa della calza in lungadige Panvinio (angolo lungadige Panvinio- vicolo Seghe Santa Eufemia);
- dall’1°al 15 marzo sarà effettuato il risanamento della condotta fognaria in lungadige Panvinio, unico periodo in cui entrambi i lungadige sono chiusi.
Viabilità
Nonostante si tratti di un cantiere complesso e distribuito su più mesi, sul fronte viabilità non sono previste grosse criticità.
Anzitutto sarà sempre garantito il normale servizio di trasporto pubblico con gli autobus che continueranno a percorrere via Diaz e corso Cavour in entrambe le direzioni.
Per ovviare alle criticità legate alla chiusura del primo tratto di lungadige Panvinio, sarà resa percorribile a doppio senso di marcia via San Michele alla Porta.
Ciò consentirà l’ingresso in Ztl agli autorizzati e soprattutto ai residenti delle vie limitrofe.
Nello specifico:
- fino al 15 gennaio rimarrà chiuso l’accesso a Riva San Lorenzo;
- dal 15 al 31 gennaio sarà riaperta Riva San Lorenzo ma chiuso vicolo San Lorenzo (da Riva San Lorenzo a Corso Cavour);
- dall’1 febbraio al 15 marzo sarà chiuso lungadige Panvinio nel tratto tra via Diaz e vicoletto Seghe S. Eufemia, con conseguente divieto di sosta su ambo i lati della strada e la sospensione dei plateatici presenti;
- dall’1 al 15 marzo, per il completamento del lavoro, sarà necessaria la chiusura contemporanea del primo tratto sia di Lungadige Panvinio che Riva San Lorenzo.
L’intervento è stato illustrato oggi in municipio dall’assessore alla Viabilità e traffico Luca Zanotto insieme al presidente di Acque Veronesi Roberto Mantovanelli.
Presenti l’assessore alle Strade Marco Padovani e il comandante della Polizia locale Luigi Altamura con il commissario Claudio Marai.
“Parte l’ultima fase di un cantiere complesso ma fondamentale per risolvere un problema annoso legato al rischio allagamenti a Porta Borsari – ha spiegato Zanotto-.
I cittadini lo attendevano da molto tempo, e grazie ad Acque Veronesi riusciamo a dare una risposta definitiva.
Abbiamo cercato di limitare al massimo i disagi al traffico, con soluzioni viabilistiche che anzitutto mantengono inalterato il servizio di trasporto pubblico locale ma garantiscono anche l’accesso alla Ztl da via San Michele alla Porta, che sarà percorribile sia in entrate che in uscita dal centro.
Il cantiere ci dà anche l’occasione di restaurare il monumento all’angolo di lungadige Panvinio e di riqualificare la piazzetta in cui è collocato”.
“Il settore Strade ha supportato Acque Veronesi in ogni fase del progetto – ha aggiunto Padovani-.
Se infatti la gestione del sistema fognario ricade sull’azienda municipalizzata, la rete delle acque bianche è in carico al Comune.
E il cantiere specifico riguarda sia l’uno che l’altro.
Per l’estate l’intervento sarà concluso, e con esso ogni problema legato ad avvenimenti atmosferici di grave portata”. “In corso d’opera abbiamo trovato una soluzione progettuale all’avanguardia e che evita ulteriori disagi – ha spiegato Mantovanelli –
Riusciamo cioè a lavorare in sotterranea baipassando gli elementi archeologici presenti nel sottosuolo. Verrà posata una condotta del diametro di 1,2 metri che convoglierà direttamente in Adige le acque meteoriche provenienti da corso Cavour, via Diaz, via Cantore, via Oberdan e corso Portoni Borsari.
In circa sei mesi Porta Borsari sarà dotata di un’importante opera per contenere sensibilmente gli effetti pericolosi dei cambiamenti climatici che producono, con sempre maggiore frequenza, piogge intense”.
Dal comandante Altamura i consigli sulla viabilità. “L’invito ai cittadini è di preferire i mezzi pubblici a quelli privati e soprattutto non entrare in Ztl se non previsti di autorizzazione.
Per tutta la durata del cantiere gli agenti della Polizia locale saranno presenti sul posto per far defluire il traffico ma anche per controllare il corretto ingresso in centro storico”.